Un racconto di resistenza e pazienza, l’arancia bionda tardiva di Trebisacce arriva quando la stagione degli agrumi sembra finita, ricordando che la terra sa donare frutti preziosi anche contro ogni previsione. Varietà di arancia autoctona unica in tutta la Calabria, la sua particolarità è tutta nel nome: questo frutto resta sull’albero fino a tarda primavera, maturando lentamente tra marzo e giugno, merito di un microclima irripetibile. Il Pollino protegge dai venti freddi del nord, mentre lo Ionio mitiga le temperature, permettendo una maturazione lenta che esalta sapore e aromi.
Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) l’arancia tardiva è diventata a maggio 2025 Presidio Slow Food, sostenuto da Slow Food Magna Graecia nell’ambito del progetto Savoring Sustainability: Il Biondo tardivo di Trebisacce e il movimento Slow Food Magna Graecia-Pollino – Dipartimento Welfare e Salute Regione Calabria. Di colore arancio chiaro, ha una polpa succosa e compatta quasi priva di semi, un profumo intenso e un gusto dolce ma bilanciato da una nota acida. Un prodotto d’eccellenza nato da mani attente e territori viventi, fragili ma resilienti, con storie personali e sapori che raccontano questa terra. I piccoli produttori, chiamati “vignaruli”, perchè i terreni sui quali gli aranci crescono erano vigneti, lavorano con passione per la valorizzazione dell’arancia anche come prodotto trasformato, hanno coltivazioni dedicate e filiere corte, mantenendo il legame con l'identità locale.


